SELF-PORTRAIT ON WALLPAPER azione performativa di barbarauccelli scrivere un'autobiografia per ricordare cosa è stato cosa è stato di noi fino ad ora quello che è stato, che è si vissuto, quello che si è scelto e che si è scartato raccontare una storia che è reale e immaginaria insieme, perché nulla di ciò che la persona ha pensato di vivere, ha sospirato o immaginato che potesse avverare, si allontana dalla persona stessa. Così il ricordo reale si mischia al ricordo immaginario per dire di una persona che tutto questo è l'intero. E la storia si scrive sulle pareti, fino a riempirle di parole che si rincorrono e si sovrappongono a colorare di nero tutta la stanza. E nella stanza nera quello che è stato della persona non si può più decifrare, ma il colore pesante e definitivo sarà segno tangibile che tutto è trascorso e che non può essere modificato, ma solo narrato ancora e ancora. Gli artisti hanno bisogno di farsi autoritratti per essere certi di essere vissuti, nonostante tutto.. l'uomo ora è in grado di comprendere di essere solo un caso, un essere completamente futile che deve giocare il suo ruolo senza ragione. Così diceva Francis Bacon. tecnica: permanent ink on wall paper dimensioni: 12 metri x 3 metri anno: 2011
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